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MAGGIORAZIONI SOCIALI

I titolari di pensioni di importo modesto, che non hanno altri redditi, oppure, che hanno redditi inferiori ai limiti stabiliti dalla legge, possono avere diritto ad una maggiorazione della loro pensione.

Questo aumento della pensione, detto “maggiorazione sociale”, spetta anche ai titolari di assegno sociale e di pensione sociale, che possiedono redditi non superiori ai limiti previsti annualmente dalla legge.

Incremento al milione di lire (€ 516,46 )

La legge Finanziaria del 2002  ha stabilito, con decorrenza 1° gennaio 2002,  un incremento della maggiorazione sociale fino ad arrivare ad un importo massimo complessivo di pensione di € 516,46 al mese, per tredici mensilità (anno 2007: fino all’importo massimo di € 559,91).

Ai fini del diritto i titolari di pensione devono avere:

  • Età
    • almeno 70 anni di età. L'età può essere ridotta (fino a 65 anni) in ragione di un anno di età ogni cinque anni di contribuzione. Si può ottenere la riduzione di un anno anche se si è in possesso di un periodo di contribuzione non inferiore a due anni e mezzo:
    • 60 anni, se trattasi di titolari di pensione di inabilità, di invalidità civile totale, di pensioni per sordomuti e i ciechi civili assoluti.
  • Reddito

La maggiorazione viene concessa non solo in funzione dell’età, ma anche del reddito posseduto dal titolare della pensione, sia personale e sia coniugale. Per l’anno 2007 il reddito posseduto deve essere:

    • se non coniugati,  inferiore a € 7.278,83;
    • se coniugati, i redditi propri devono essere inferiori a € 7.278,83 e i redditi propri, cumulati a quelli del coniuge, devono essere inferiori a € 12.340,51.
  • Computo del reddito

I redditi da considerare (sia del titolare che del coniuge) sono:

  • i redditi soggetti all’IRPEF;
  • i redditi esenti;
  • i redditi con ritenuta alla fonte.

I redditi da escludere sono quelli:

    • della casa di abitazione;
    • della pensione di guerra;
    • dell’indennizzo in favore di persone danneggiate a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati (ex legge 210/92);
    • delle indennità di accompagnamento;
    • dell'importo aggiuntivo di 154,94 euro, previsto dalla finanziaria 2001;
    • dei trattamenti di famiglia e dei sussidi assistenziali, pagati da Enti pubblici, purché non abbiano carattere continuativo.

 I titolari di pensione che non hanno ancora compiuto 70 anni e non hanno diritto ad alcuna riduzione dell'età, possono avere diritto, se i redditi lo consentono, agli importi di maggiorazione sociale previsti dalla precedente normativa.


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