sfondo epasa sfondo-dx
spacer    

 

CONTRIBUTI PREVIDENZIALI PER I DIPENDENTI

Per lavoratore dipendente si intende colui che presta il proprio lavoro, manuale o intellettuale, alle dipendenze e sotto la direzione di un datore di lavoro.

Sulla busta paga sono riportate le trattenute che il datore di lavoro effettua sulla retribuzione del lavoratore, per versarle successivamente agli istituti previdenziali; l’entità delle trattenute è definita per legge.

I contributi vengono calcolati, per la maggior parte delle categorie, in percentuale sulla reale retribuzione del lavoratore dipendente; in altri casi particolari, si fa riferimento a retribuzioni convenzionali. La retribuzione è formata da tutto ciò che il lavoratore percepisce, in denaro o in natura, al lordo di qualsiasi ritenuta. Alcune voci sono tuttavia escluse dalla base imponibile ai fini contributivi (assegni per il nucleo familiare, indennità di malattia, infortunio, ecc.).

I contributi sono versati dal datore di lavoro mensilmente e complessivamente per tutti i propri dipendenti.

La responsabilità dei versamenti contributivi ricade sul datore di lavoro.

I contributi dovuti
L’importo dei contributi ai fini pensionistici viene calcolato, in percentuale, sulla retribuzione lorda del lavoratore dipendente. Nella generalità dei casi, la percentuale globale è pari al 33%; di tale percentuale complessiva, 1/3 è a carico del lavoratore, 2/3 a carico del datore di lavoro.

La retribuzione, da assumere come base per il calcolo dei contributi del lavoratore dipendente, non deve essere inferiore alla retribuzione minima stabilita dalle leggi, regolamenti, contratti collettivi nazionali o da accordi collettivi o contratti individuali.

Non potranno essere, perciò, versati contributi in misura inferiore a determinati limiti annui stabiliti dalla legge (c.d. “minimale”).

Per l’anno 2007, il minimale è pari a 174, 46 euro settimanali.

Se il datore di lavoro versa, comunque, un importo inferiore al minimale, il lavoratore si vedrà ridotta l’anzianità contributiva in misura proporzionale all’importo versato.

Esiste anche un limite di retribuzione, stabilito annualmente, superato il quale i contributi non sono più dovuti (c.d. “massimale”). Tale limite è previsto solo per i lavoratori ai quali si applica il sistema di calcolo c.d. “contributivo”.

Per l’anno 2007, il predetto massimale è pari a 87.187,00 euro.


[indietro]

assistenza epasaspacerspacer



home | informazioni | servizi on line
copyright 2007 EPASA - all rights reserved - design by hcmgroup

 

cna, confederazione nazionale dell'artigianota e della piccola e media impresa